Non hai mai fatto abbastanza finché è possibile ancora
fare qualcosa che dia un contributo di valore.
Dag Hammerskjold
Cara Signora Dirigente,
visto che nella scuola non si
vendono pere e mele e qualcuno ai piani alti vorrebbe che, come al mercato, si
facciano affari al prezzo più basso, qualsiasi azione lei e il suo corpo
docente mettiate in campo per tutelare la qualità e l'eccellenza del vostro
bene più prezioso, ovvero la formazione dei giovani, noi la sosterremo e saremo
al suo fianco.
Al contrario non crediamo alla
legittimità delle presunte buone intenzioni di quanti barattano la qualità e il
valore supremo di un efficace modello didattico con il facile opportunismo di
dover scendere a patti con i vincoli delle risorse disponibili.
E non ci riferiamo certo a chi
nell’ambito delle proprie competenze cerca di far quadrare i conti, applicando
l’evidenza di un puro calcolo matematico a ciò che con la matematica ha poco o
nulla a che vedere.
Educazione,
motivazione e consapevolezza hanno a che fare con la buona volontà di quanti nonostante
tutto oggi continuano a credere nella priorità della didattica e hanno come
obiettivo primario lo sviluppo di un apprendimento efficace e attivo.
Sono i docenti, gli amministrativi,
i tecnici, i collaboratori che partecipano con il proprio lavoro, la passione e
la perseveranza nella propria missione educativa.
Abbiamo, tutti insieme, il
sacrosanto diritto di contribuire al mondo che vogliamo e nessuno può farlo se
noi per primi ci sottraiamo alla responsabilità di una scelta!
A quanti preferiscono trincerarsi
dietro le facili soluzioni a colpi di scure, noi diciamo forte NO!
Le nostre intelligenze possono ben
esser messe a fattore comune per offrire soluzioni costruttive e funzionali al
servizio della scuola, dei nostri figli, della comunità in cui viviamo.
E le mele e le pere lasciamole a
chi pensa di non aver altro di cui nutrirsi!
Alessandra
Esposito, 2L
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