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mercoledì 25 febbraio 2015

Lettera aperta dei docenti di Strumento Musicale

Lettera aperta dei docenti di Strumento Musicale dell'I.C. Mommsen a Indirizzo Musicale
Roma, 24 Febbraio 2015

Oggetto: Modulo orario su cinque giorni (Settimana corta) dal prossimo Anno Scolastico 2015/2016.

Quanto segue è la posizione unitaria dei docenti di Strumento Musicale, ed ha come obiettivo la salvaguardia dell'insegnamento specifico, che ha da sempre contraddistinto la nostra Scuola come centro d'eccellenza, un patrimonio che non possiamo e non vogliamo disperdere.

I docenti di strumento musicale esprimono il loro totale dissenso sulla realizzazione dell’orario su cinque giorni, per i motivi di ordine didattico, meglio esplicitati sotto, ed essendo a loro giudizio le determinazioni prese basate su motivazioni non congruenti, non adeguatamente chiarite e non condivise con le parti interessate.
In particolare:
- non è stata eseguita alcuna consultazione presso le famiglie delle attuali prime e seconde medie e non si è proceduto a rendere tali famiglie partecipi delle scelte da operare in merito, cambiando loro in itinere un modulo orario sul quale avevano basato la scelta di iscrivere i loro figli presso la nostra scuola;
- la reazione delle famiglie degli attuali iscritti sulla modifica dell'orario è stata manifestamente e massicciamente avversa all'ipotesi dell'orario su cinque giorni;
- le motivazioni riguardanti la dotazione organica, in particolare del personale non docente, che renderebbero impossibile la gestione dell'orario attuale sono a nostro avviso da chiarire, vorremmo capire meglio, ad esempio, come detti tagli, principale motivo addotto al cambio orario, impattino sul monte orario complessivo, essendo le cinque ore eliminate il sabato mattina da restituire spalmate sugli altri giorni in coda all'orario;
- non è affatto vero, altro motivo addotto per tali scelte, che l'orario su sei giorni sia inviso alle famiglie e determini un calo di iscrizioni nel plesso Carroll, chi avesse dei dubbi su questo ha nelle proteste messe in campo questi giorni dalle famiglie una inequivocabile risposta.

A tutto questo, i docenti di strumento aggiungono una motivazione prioritaria: la didattica, elemento supremo cui dovrebbero sottostare tutte le altre priorità, compresa, diciamolo chiaramente e senza equivoci, quella del sabato libero per i docenti.
Studiare uno strumento, a prescindere dalla predisposizione dell’allievo, è cosa che richiede massima capacità attentiva, concentrazione, attivazione di processi esecutivi complessi e molto altro ancora.
Proprio questo è il motivo per cui il legislatore ha introdotto nel lontano 1979 la sperimentazione musicale, con un rapporto 1:1 insegnante-alunno, allo scopo di individuare e formare in età precoce le eccellenze, e consentire a una platea più ampia possibile di accedere a una formazione musicale di alto profilo, estendendo l’esperienza delle scuole medie annesse ai Conservatori.

Abbiamo ampiamente dimostrato che nell’assetto orario attuale la nostra scuola è considerata tra le eccellenze a livello cittadino. Lo dicono i premi a Concorsi e rassegne cui partecipano i nostri ragazzi, lo dicono numerosi ex alunni che hanno intrapreso o ultimato con successo studi musicali nei Conservatori, lo dicono soprattutto i ragazzi quando tornano a casa soddisfatti per i progressi conseguiti.
Lavorare invece, come l’orario su cinque giorni imporrebbe, con alunni che hanno già affrontato sei ore di lezione senza possibilità di un pasto decente, o che tornano a scuola in orari pomeridiani anche tardi dopo il carico di lavoro curricolare e i compiti assegnati, equivarrebbe a rinunciare a mantenere tali livelli, oltre a svilire l'insegnamento e l'apprendimento dello strumento musicale.

Si potrà obiettare che la tendenza a livello cittadino è l'orario su cinque giorni, e la maggior parte delle scuole, anche a indirizzo musicale già lo adotta. E’ altrettanto vero, tuttavia, e possiamo su questo portare molte testimonianze, che i nostri colleghi di strumento di altre scuole che attuano il modulo su cinque giorni, non fanno che lamentare le criticità di cui sopra. Soprattutto ci chiediamo e chiediamo a chi legge, perchè mai dovremmo essere così autolesionisti da rinunciare a un modello virtuoso per abbracciarne uno vizioso?
Invitiamo i colleghi di altre materie, nella certezza che in numero significativo condividano queste istanze, a non anteporre la legittima aspirazione a godere del sabato libero a ben più urgenti e alte priorità, la didattica e l’interesse degli alunni, cose che dovrebbero essere sempre al centro della nostra funzione docente.

Riteniamo che un ruolo centrale per giungere a una composizione giusta e condivisa della vicenda possa averlo il nostro Dirigente Scolastico, Prof.ssa Antonietta Sarni, che ha sempre manifestato massimo interesse e affetto per l’attività musicale della scuola.
Invitiamo caldamente il Dirigente Scolastico a riconsiderare le determinazioni raggiunte, frutto, come abbiamo argomentato sopra, di una serie di premesse fuorvianti e incongruenti e ancor più di interessi di parte, comprensibili ma certamente non preminenti.

Il Dirigente scolastico, il 20 febbraio u.s., ci ha ricevuti e ha ascoltato le nostre motivazioni in merito all'impatto negativo che la variazione d'orario avrebbe sulla didattica. Abbiamo sollevato obiezioni sull'opportunità di effettuare tale variazione "in itinere" per le attuali classi che hanno iniziato il loro percorso scolastico facendo affidamento su un impianto orario di 6 giorni.
Diamo atto al Dirigente di aver dato pronta disponibilità a riconsiderare l'adozione del modulo orario su cinque giorni per le classi di seconda e terza media del prossimo Anno Scolastico 2015/2016.

Chiediamo al Dirigente di guidare e coordinare le parti in causa nel deliberare nuovamente in merito, con piena cognizione di causa e nell'interesse superiore della didattica e degli alunni, scongiurando la dispersione di un prezioso patrimonio frutto di decenni di lavoro e dedizione di alunni, famiglie, insegnanti e dello stesso Dirigente.

Per i motivi esposti formuliamo con forza la richiesta di riconsiderare la materia nella sua interezza, complessità e importanza, e in particolare:
1) Rivedere le decisioni prese dal Consiglio d'Istituto e non applicare l'orario su cinque giorni, in quanto manifestamente avverso alla didattica e all'utenza, provvedendo quanto prima a nuova delibera, in linea con la posizione del Dirigente Scolastico comunicataci il 20/02/2015, che assicuri il mantenimento del modulo orario a sei giorni per le classi seconde e terze.
2) Pur prendendo atto delle iscrizioni eseguite sulla base del modulo orario a settimana corta, per le nuove prime, chiediamo di lasciare aperta la possibilità di ripristinare la settimana lunga per le sezioni musicali, su eventuale espressa richiesta delle famiglie interessate.

Auspichiamo infine un maggiore coordinamento delle attività musicali, a livello collegiale. Non ripeteremo mai abbastanza,  infatti,  che i nostri alunni hanno un carico di lavoro supplementare rispetto agli altri, che si traduce nei rientri settimanali per le lezioni individuali, di gruppo, orchestrali, necessità di esercitazione quotidiana di strumento, partecipazione a saggi e concerti. Chiediamo che tutto questo sia tenuto nella debita considerazione dai Consigli di Classe nella progettazione educativa e didattica, a livello di carico di compiti assegnati, pianificazione di verifiche, interrogazioni, uscite didattiche, fatte salve integralmente le esigenze di ogni altro singolo insegnamento del curricolo.

Siamo certi che queste proposte, che riteniamo di puro buon senso, possano essere occasione per giungere a determinazioni il più possibile condivise, nell’interesse dell’azione didattica e degli alunni.

Restiamo disponibili al confronto e all’approfondimento con chiunque vorrà interpellarci, soprattutto famiglie di alunni frequentanti e di alunni che desiderano frequentare la nostra scuola, per offrire loro qualsiasi chiarimento su quanto di nostra competenza.

I Docenti di Strumento Musicale
Stefano Albanese
Leonardo Ceccani
Mirella Cucci
Mario D’Agosto
Alessandro De Pau
Carlo La Marca
Stefano Sabene
Maria Grazia Santi

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