Sollecitati da molti genitori, torniamo sulla faccenda della chiamata inaspettata alla centrale di polizia da parte della Preside sabato 14 febbraio e aggiungiamo alcune ulteriori considerazioni che vogliamo condividere.
La telefonata alla polizia è un fatto assolutamente grave. Accusare ingiustamente il comitato promotore della mobilitazione di aggressione - reato penalmente perseguibile - è un'azione deprecabile e soprattutto preoccupante.
La telefonata alla polizia è un fatto assolutamente grave. Accusare ingiustamente il comitato promotore della mobilitazione di aggressione - reato penalmente perseguibile - è un'azione deprecabile e soprattutto preoccupante.
Ci chiediamo, alla luce di quanto accaduto, se sia accettabile allertare immotivatamente e intenzionalmente le forze di polizia, per l’incapacità di risolvere una controversia e gestire una situazione di conflitto che evidentemente è sfuggita di mano alla dirigenza. Ma certo questo è una valutazione che non riguarda tanto noi quanto la polizia stessa.
Siamo ahimè sicuri che è stato un atto assolutamente antidemocratico cercare di intimorirci per impedire una raccolta di firme che avevamo da giorni programmato e preannunciato. Rispondere con l'ausilio della forza pubblica alle nostre reiterate richieste di incontro e confronto non fa onore all’istituzione e ci rafforza nelle nostre convinzioni.
1. Se dici una bugia ti si allunga il naso
2. Prendere a calci i clienti, anche i più rompiscatole, non è mai una politica vincente dal punto di vista delle vendite…
1 commento:
Concordo pienamente con le considerazioni espresse in merito al fatto accaduto lo scorso 14 febbraio.
Ho molto apprezzato la delicatezza mostrata nel riportare un fatto assolutamente grave in modo ironico. Purtroppo pero non c’è nulla da ridere. Il tentativo di intimidire il pacifico sforzo di esercitare il proprio diritto a dissentire circa la modifica dell’orario scolastico è assolutamente biasimevole.
Pur non essendo stato presente al fatto, mi risulta veramente difficile credere che uno o più genitori abbiano in qualche modo potuto minimamente “aggredire” il personale docente dell’Istituto.
Comportamento come quello adottato dalla dirigenza lo scorso sabato mi fanno anche dubitare dell’onestà con cui è stato successivamente ottenuto un incontro con il Presidente del Consiglio d’Istituto dell’I.C. “T. Mommsen, 20” lo scorso 17 febbraio.
Che sia un tentativo di rimediare al bruttissimo episodio del 14 e guadagnare tempo ?
Mi auguro vivamente di no.
Guido Cerioni, genitore di Elena, 2 L
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