Gentilissima Signora Paola D'Angelo,
La ringrazio per l’opportunità di condividere il mio pensiero su una questione che mi sta molto a cuore e ha piena facoltà di pubblicare questa mia sul blog.
Le dico subito che le preoccupazioni che espone combaciano sostanzialmente con le mie. Anch’io penso che affrontare una lezione individuale impegnativa come quella di strumento, in coda o con rientro a scuola o dopo sei ore di lezioni mattutine, sia impresa davvero improba, senza contare le necessità legate ai compiti assegnati, le esercitazioni di strumento, il rientro per la musica d’insieme e tutte le altre incombenze quotidiane dei ragazzi.
Quello che è in gioco, a mio parere, non è tanto la fattibilità di un modulo orario che molte altre scuole a indirizzo musicale già attuano da anni, quanto il livello d'efficacia dell’apprendimento specifico.
Studiare uno strumento, a prescindere dalla predisposizione dell’allievo, è cosa che richiede massima concentrazione mentale, attivazione di processi fisiologici complessi e molto altro ancora.
Proprio questo è il motivo per cui il legislatore ha introdotto nel lontano 1979 la sperimentazione musicale, con un rapporto 1:1 insegnante-alunno, con lo scopo di individuare e formare in età precoce le eccellenze, e consentire a una platea più ampia possibile di accedere a una formazione musicale di alto profilo, estendendo sul territorio l’esperienza delle scuole medie annesse ai Conservatori.
Ora non siamo più in fase di sperimentazione, in quanto i corsi musicali sono stati ricondotti da diversi anni a ordinamento ed hanno la stessa valenza delle altre materie (a mio avviso, in una scuola a indirizzo musicale, hanno una valenza primaria…).
Posso inoltre aggiungere la mia esperienza di genitore che ha avuto due figli frequentanti i corsi musicali negli anni scorsi. Devo dire che da quella diversa angolazione prospettica ho potuto sperimentare la validità della nostra scuola. Uno dei miei figli attualmente frequenta con ottimi risultati il Conservatorio di S. Cecilia, proprio grazie all’esperienza formativa della Carroll.
Detto questo, vorrei precisare che non siamo stati messi, come Collegio Docenti, nella condizione di decidere quale modulo orario adottare, ma abbiamo potuto solo ratificare una realtà che il Dirigente ci ha presentato come non più sostenibile a seguito dei tagli che hanno colpito anche il personale non docente. Inoltre ci ha fatto presente che un sondaggio eseguito presso le famiglie dava un risultato pressochè univoco a favore della settimana corta.
A fronte di questa situazione, obtorto collo, ho dovuto prendere atto, come gli altri colleghi di strumento, pur mantenendo tutte le riserve sulle ricadute negative, sulle quali sono sintonizzato, come detto, con le posizioni da Lei espresse.
L’osservazione circa il rendere maggiormente consapevoli le famiglie di questa situazione, condividendo i motivi che hanno portato a questa situazione, mi sembra giusta, non so se avrebbe potuto portare a individuare strategie o iniziative di protesta comuni e percorribili, ma da semplice insegnante non saprei su questo cos’altro aggiungere. Lo stesso vale per i vizi di forma e comunicazione che Lei segnala, materie sulle quali non ho alcuna voce in capitolo.
La ringrazio per la proposta di avervi al vostro fianco, quello che mi sento di dire è che se ci saranno iniziative nelle quali mi riconoscerò, lo farò senz'altro.
Un saluto cordiale a Lei e a tutti lettori del blog,
prof. Stefano Sabene
L’osservazione circa il rendere maggiormente consapevoli le famiglie di questa situazione, condividendo i motivi che hanno portato a questa situazione, mi sembra giusta, non so se avrebbe potuto portare a individuare strategie o iniziative di protesta comuni e percorribili, ma da semplice insegnante non saprei su questo cos’altro aggiungere. Lo stesso vale per i vizi di forma e comunicazione che Lei segnala, materie sulle quali non ho alcuna voce in capitolo.
La ringrazio per la proposta di avervi al vostro fianco, quello che mi sento di dire è che se ci saranno iniziative nelle quali mi riconoscerò, lo farò senz'altro.
Un saluto cordiale a Lei e a tutti lettori del blog,
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